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Assieme al tecnico Cristiano Bergodi e a Giuseppe Sculli (che però quasi certamente siederà in panchina), Luciano Zauri, abruzzese di Pescina (L'Aquila), è il grande ex del posticipo di serie A Lazio-Pescara. Il difensore marsicano, dopo una breve fase di ambientamento, è già diventato titolare della formazione adriatica. E lunedì all'Olimpico ci sarà il ritorno nello stadio che fino a qualche tempo fa è stato anche suo: «La Lazio - ha detto Zauri - per me ha rappresentato una parentesi fondamentale nella mia carriera. Sono legatissimo a quella società e a quella maglia, ma questa volta avrò poco tempo per pensarci. Proverò una grande emozione, ma solo prima e dopo la gara, anche perchè gli anni passati a Roma non si dimenticano. Durante i novanta minuti però esisterà solo il Pescara». I sei anni in biancoceleste evocano soltanto bei ricordi: «Arrivai nel 2003 dall'Atalanta e giocai subito i preliminari di Champion League. Poi in quella stagione vincemmo anche la Coppa Italia e fu un inizio davvero entusiasmante. Io sono arrivato a Roma l'anno prima dell'avvento di Lotito. Con il presidente - ha detto ancora Luciano Zauri - ci sono stati alti e bassi, ma sempre all'insegna del rispetto. Nell'ultima stagione c'è stata qualche amarezza, ma non ho assolutamente rivalse. Anzi. Se dovessi fare bene, sarei contento solo per il Pescara. Alla Lazio sono rimasto legato con Marchetti, ma non ci siamo sentiti perchè ogni volta che l'ho fatto, ho perso. I più grandi laziali che ho conosciuto? Peruzzi, Stam e oggi Klose». Sulla gara di lunedì, il neo pescarese ha concluso: «Non scopro niente se dico che ci attende una gara durissima. Loro vorranno riscattare il ko con il Siena e un periodo in campionato un pò così. In Coppa ieri sera sono però tornati a far bene. Per ottenere un risultato positivo dovremo giocare la gara perfetta». Sull'altro ex (Sculli), Zauri ha aggiunto: «Sta facendo dei progressi importanti. È pronto per dare una mano al Pescara. Lui è uno che può fare la differenza. per continuare a sperare nella salvezza dobbiamo dare tutti il massimo».
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Inserita il: 22/02/2013
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