Il Catania batte 2-1 il Pescara al Massimino e centra la prima vittoria in campionato. Il Pescara sprofonda in classifica. I rossazzurri di Sannino passano in vantaggio al 2' con un rigore generoso trasformato da Rosina al quale risponde Melchiorri che firma il pari al 20'. E' Calaiò al 51' a siglare la rete che decide l'incontro. Finale palpitante: il Catania resta in dieci (espulso Gyomber al 90’), il Pescara colpisce un palo clamoroso al 97’ con Pasquato.
Nel posticipo della sesta giornata di Serie B i biancazzurri fanno visita al Catania del nuovo tecnico Sannino. Al "Massimino" il Pescara parte male ed è proprio Pesoli, che in settimana aveva detto di non essere Cannavaro, a concedere la chance a Ghersini di Genova di iniziare immediatamente a collezionare errori giganteschi. L'ex difensore del Carpi ribatte corto un pallone in area al quale fa seguire un tekel sul pallone. Rosina, in ritardo, non si fa pregare e con un tuffo si guadagna il rigore. Sulla palla va lo stesso attaccante, ex Siena, che spiazza Fiorillo. I biancazzurri inizialmente faticano a riprendersi e Pires non aiuta sfoderando errori anche sui fondamentali. Il Catania ci crede e si butta in avanti alla ricerca del colpo da ko. Il Pescara lentamente continua a salire di intensità e al minuto 21 Melchiorri con un sinistro ben angolato buca Anania. La partita cambia volto e i biancazzurri fanno la gara con il possesso palla. Dall'altra parte un Catania stordito e sotto i fischi del Massimino vive di folate. Il primo tempo si chiude 1 a 1.
Nella ripresa il Pescara sembra riprendere in mano il gioco ma è ancora il Catania a trovare il gol. Da una percussione centrale di Jankovic nasce l'assist in profondità per Calaio' che dalla sinistra trova il diagonale vincente con la complicità di Fiorillo. Il Catania ringalluzzito dal vantaggio non trovando piu' nei suoi le risorse tecniche cerca quelle fisiche e inizia vere e proprie scorribande con caccia all'uomo con la complicità arbitrale. Bjarnason e Zampano ne fanno le spese ma è Melchiorri il martire di giornata su tutti continuamente gambizzato dalla retroguardia avversaria che non si cura neanche di fare attenzione all'area di rigore. Baroni prova a cambiare tridente e inserisce Pasquato, Sowe e Pogba ma i cambi servono a poco. Il rosso a Gyomer al 90imo fa solo sorridere per una conduzione arbitrale da dimenticare. Il Pescara è ormai incapace di approfittare privo di lucidità.
Allo scadere Bjarnason di testa manda di poco fuori poi un clamoroso palo interno di Pasquato, in pieno recupero nega il pari ai biancazzurri.
Per un Pescara sfortunato e penalizzato terza sconfitta stagionale e fondo della classifica. Baroni non è esente da colpe. Pesoli e Applet Pires e Fiorillo, peseranno come macigni nella digestione della sconfitta per il tecnico biancazzurro.
Tabellino CATANIA (4-3-3): Anania, Peruzzi, Gyomber, Spolli, Monzon, Jankovic (53' Leto), Capuano, Martinho, Rosina, Calaiò, Castro. A disposizione: Ficara, Parisi, Sauro, Escalante, Garufi, Marcelinho, Çani, Leto, Aveni. Allenatore: Sannino PESCARA (4-3-3): Fiorillo, Pucino, Pesoli, Zuparic, Zampano, Guana, Bjarnason, Appelt Pires, Politano (84' Pogba), Melchiorri (79' Sowe) , Caprari (73' Pasquato). A disposizione: Aresti, Aldegani, Baldor, Grillo, Cosic, Nielsen, Lazzari, Sowe, Pogba, Pasquato. Allenatore: Baroni ARBITRO: Ghersini di Genova reti: 1' Rosina (R), 20' Melchiorri, 51' Calaiò note: In totale, circa 14.500 paganti. Presenti circa 50 unità nel settore ospiti. angoli 4 a 9 per il Pescara. recupero: 1' pt - 7' st. Ammoniti: Gyomber, Monzon, Calaiò (Catania), Pucino, Pesoli, Appelt (Pescara). espulso Gyomber al 48' per doppia ammonizione.
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Inserita il: 28/09/2014
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